Un vestito quasi alpino

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E’ ormai settembre, le giornate cominciano inesorabilmente ad accorciarsi, ma il sole è ancora caldo e clemente concedendo un ultimo guizzo d’estate con temperature sopra i 30°. Mi trovo al mare, poco distante da La Spezia. Sì: forse potrei prendermi una giornata di riposo, godermi la sabbia umida e le onde che giungono sfinite a riva, ma con la bicicletta da corsa a disposizione che mi ammicca appena mi alzo… Potrei mai?

Ad incuriosirmi sono le Alpi Apuane: cime con la testa tra le nuvole e lo sguardo sognante rivolto al mare, all’orizzonte, all’infinito; quasi fossero arrivate lì dopo un lungo viaggio, per tuffarsi tra le acque blu, ma giunte sulla riva, quella immensa pozza le avesse pietrificate dallo stupore.

Non sono solo, a farmi compagnai c’è Claudia. Muoviamo le prime pedalate insieme, staccandoci momentaneamente dal mare per spingerci verso il corso del Magra. Ma è una cosa momentanea, perchè di lì a pochi km, il fiume esaurisce il suo corso nel regno di Nettuno che si materializza al nostro fianco scortandoci. Salutiamo la Liguria per entrare in Toscana. Giunti a Massa è d’obbligo una pausa caffè, prima di iniziare a salire. I primi km di ascesa sono regolari e poco impegnativi, con delle belle viste su un mare sempre più distante.

Da Antona (409m e 10km di salita percorsi) la vista è suggestiva: con le acque blu incastonate tra le verdi colline, come una pietra preziosa. Posso solo immaginare quanto deve essere bello al tramonto, con il sole caldo che si spegne negli abissi.

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Proseguiamo lungo la strada che via via si inoltra verso l’entroterra, innalzandosi con un andirivieni di tornanti che portano al Pian della Foiba (887m e 17km di salita percorsi). Lo spettacolo è unico, con rocce granitiche che si stagliano davanti ai nostri occhi increduli e che riportano alla memoria le dolomiti trentine. L’impressione è quella di trovarsi a 2000m, ma in realtà non siamo neanche a metà!
Il tratto che ci separa dallo scollinamento (circa 3km) è quello più duro, con pendenze che oscillano costantemente intorno all’8%. Un’impressionante cava di marmo e una lunga galleria segnano la fine della salita a quota 1061m.

Seguiamo le indicazioni per Forte dei Marmi e, fatta eccezione per un breve e poco impegnativo tratto in contropendenza, è tutta una leggera planata verso la costa dove i centri di lavorazione della roccia la fanno da padrone.
Ci fermiamo per riempire le borracce ormai vuote presso una fontana privata di un’abitazione. Cogliamo l’occasione per innaffiare l’intera via d’accesso per poi ripartire prima che il proprietario se ne avveda.

Di nuovo in riva al mare, risaliamo verso la Liguria, ma, una volta oltrepassato il Magra, prendiamo la strada che porta, in costante salita, a Montemarcello. A Puntacorvo si gode di una splendida vista, se non fosse che abbiamo il sole dritto in faccia! Continuiamo sulla SP28 che, tra un saliscendi e l’altro, ci riporta verso la nostra base.
Ritorniamo al punto di partenza che è ormai pomeriggio inoltrato. Le ombre si allungano sull’asfalto e la stanchezza si fa sentire nelle gambe dopo 123km e 1700 metri di D+. Ma in fondo ne valeva la pena: chi pensava di trovare le dolomiti al mare!

Altimetria Passo del Vestito
Il mio percorso