Domenica 13 novembre, nella bella cornice di Fano (PU), ha visto il suo epilogo la stagione delle Randonnée ARI 2022. Claudia e io ne abbiamo approfittato per fare un giro al mare, salutare tanti amici e compagni di pedale con i quali abbiamo condiviso un pezzo di strada in questo lungo anno.
E’ giusto però fare un bilancio ciclistico di questo 2022 che, almeno nelle manifestazioni ufficiali, volge al termine.
Per noi è stata sicuramente una stagione dura e impegnativa, durante la quale abbiamo preso parte a ben 33 manifestazioni a testa (32 randonnée e 1 ciclopedalata) toccando 10 regioni diverse del nostro bel paese. E’ stata una stagione contraddistinta da tanti sacrifici, ma che ci ha ripagati totalmente con più di una soddisfazione.
La prima è stata sicuramente quella di entrare a far parte della Nazionale Italiana Randonneur per il quadriennio 2023 – 2026. Per me è stata una conferma, dopo il quadriennio precedente, che si è materializzato a giugno quando ho tagliato il traguardo di Alpi4000. Claudia ha dovuto invece attendere settembre, quando completando i 600Km della Verona – Resia – Verona, ha portato a termine tutto il ciclo di brevetti (200, 300, 400 e 600Km).
Guardo fuori dalla finestra in questa bella giornata novembrina, mentre il cielo si colora rapidamente delle sfumature del tramonto e la memoria non può che correre a ritroso a quando tutto è cominciato.
Era domenica 24 ottobre 2021. Oltre un anno fa. Il giorno prima, ad Albano Sant’Alessandro, Claudia era salita sul secondo gradino del podio del Campionato Nazionale Femminile ARI 2021, mentre io, per il secondo anno consecutivo, ero entrato tra i primi 10 in quello maschile. Eravamo soddisfatti di quanto fatto, ma con la strana sensazione che su quel campionato fosse calato il sipario troppo presto. Non che avessimo potuto aspirare a una classifica migliore, ma semplicemente ci sarebbe piaciuto andare avanti.
L’inverno è passato silente, regalandoci luci fioche e giornate corte, mentre tra una pedalata e l’altra iniziavamo a pensare cosa avremmo fatto l’anno dopo. Ovviamente ogni volta cambiavamo il programma.
Il 2022 non si è fatto attendere e, quasi impazienti, ci siamo ritrovati il 23 gennaio in Liguria per il primo 200 del nuovo anno. Da lì in poi il nostro programma sarebbe stato abbastanza semplice: fare tutto quello che potevamo e volevamo. Non avevamo obbiettivi di classifica o altro, almeno inizialmente, anche perché, per come interpreto il Campionato ARI, non è l’obbiettivo per il quale salgo in sella a inizio anno, ma è la naturale conseguenza che ne deriva per la costanza e la dedizione dimostrata durante tutto l’arco della stagione. Non lo scopo quindi, ma quel che ne deriva.
Da quella domenica di fine gennaio, a parte qualche manifestazione annullata o rinviata e una saltata per un impegno lavorativo, non ci siamo mai fermati, inanellando senza sosta praticamente tutti i 200 Lombardi.
L’8 maggio, prendendo la decisione dall’oggi al domani, ci iscriviamo alla Rando Imperator, nella versione però da 300Km. Un entusiasmante viaggio da Bolzano a Ferrara. A fine mese invece partecipiamo al raduno della Nazionale in quel di Capriati Al Volturno, in Campania: una bellissima giornata di festa. Emilia Romagna, Veneto e Liguria, sono le regioni dove ci ritroviamo a pedalare nei week end successivi.
Arriva così per me il momento di Alpi4000 che percorro con l’amico riminese Giuseppe Boffi. Nel mentre Claudia ne approfitta per l’ennesimo 200, questa volta in Piemonte. E’ forse qui, al mio rientro, che cominciamo a credere nella possibilità di migliorare quel suo 2° posto dell’anno prima. Proviamoci, ci diciamo, per non avere rimpianti. Quello che ne segue è una lunga, faticosa ed epica cavalcata che ha visto Claudia impegnata in un testa a testa con Cristina Rulli, anche lei decisa a strappare la maglia tricolore.
A fine agosto prendiamo due decisioni che nessuno si aspetta, il colpo di scena, come in uno dei migliori best seller. La prima è quella di sposarci, il 27 agosto. Salutati i pochi parenti presenti, carichiamo le bici in macchina e andiamo nelle Marche per partecipare a un 200 Extreme. La seconda è di far coincidere le nostre ferie di fine settembre con i brevetti dei 4 Mori in Sardegna.
Ecco, ricaricare la testa per affrontare ulteriori 1.000Km al termine di una stagione così impegnativa, non è stato semplice, ma a spingerci è stata la consapevolezza che, anche per me, si sarebbe aperta la possibilità di agguantare un podio pressoché impensabile e insperato.
E poi, a chi non piace fare le ferie in Sardegna?
Così è stato, come in una favola.
Ed eccoci tornati a domenica 13 novembre, a Fano. Salutati con piacere i tanti amici e compagni di pedale, Claudia e io abbiamo assistito con interesse all’assemblea dei soci, dove, una volta fatto il punto sulla stagione appena conclusa e presentate alcune novità, è stato svelato il calendario 2023.
Nel pomeriggio è arrivato il momento delle premiazioni. Il cospicuo numero di manifestazioni alle quali abbiamo preso parte in Lombardia, ha fatto sì che ricevessi la medaglia per il Challenge regionale.
E’ stata poi la volta delle premiazioni Nazionali e salire su quel podio, è stato davvero emozionante. Lo è stato ancora di più vedere Claudia indossare la maglia tricolore, che porterà per tutto il 2023. Un groppo mi si è stretto attorno alla gola e ho sentito gli occhi farsi lucidi. Già perché dietro a questi riconoscimenti ci sono tanti sacrifici, tanta fatiche, tante giornate belle e altrettante storte. C’è tanta sofferenza fisica, nel sottoporre per un così lungo periodo il proprio corpo a uno stress prolungato. C’è la testa che tiene duro anche nei momenti più bui, perché ha ben chiaro il sogno che vuole agguantare. Quel sogno che a Fano, è diventato realtà.
Vorrei anche parlare dei programmi futuri. Ovviamente abbiamo iniziato a guardare il calendario del prossimo anno, ma non abbiamo fatto molti programmi. L’inverno è ancora lungo.
Sicuramente ce la prenderemo con più calma: 33 manifestazioni, se si escludono i mesi invernali e quello di agosto di pausa, vuol dire essere impegnati praticamente ogni domenica. E’ davvero logorante, da diversi punti di vista.
Sicuramente continueremo a far parte di questo mondo, anche perché non sarebbe bello sparire nell’anno in cui si indossa la maglia tricolore, però tenderemo a partecipare a quelle manifestazione che abbiamo particolarmente apprezzato, o quelle che avremmo voluto correre, ma non siamo riusciti.
Conosco già la domanda che ci sentiremo porre nei prossimi mesi: farete la Parigi- Brest – Parigi? Proveremo a qualificarci, ma a oggi non sappiamo se saremo poi a Parigi il prossimo anno. Personalmente, sarò ben contento di farla con Claudia se vorrà e potrà. Se invece mi trovassi da solo, so già che a Parigi non ci sarò: 4 anni fa aveva un senso farla, ora l’unico senso sarebbe farla insieme. Diversamente, mi dedicherò ad altro.