Due settimane fa avevo deciso di andare a trovare il Gigante Buono, il vecchio caro amico Stelvio. Le cose poi purtroppo non erano andate come speravo, ma a volte la vita ti da una seconda possibilità e il destino ha voluto che questa corrispondesse con la Stelviobike, giorno in cui il Passo viene chiuso al traffico veicolare e diventa meta, sfida e sogno per tantissimi cicilisti.
28/8 COME L’ULTIMO GIORNO DI SCUOLA
Lunghezza: 26km (casa – lavoro) + 5km (lavoro – stazione) + 34km
Mappa Percorso: Tirano – Valdisotto
Altimetria: Tirano – Valdisotto
Passi: –
Dislivello (salita): 760m
Sono da poco passate le 13 a Milano, un caldo sole splende alto nel cielo e io pedalo sorridente e spensierato verso la Stazione Centrale, come uno studente che ha appena finito la scuola e sta per partire per le vacanze.
Chi rientra dalle ferie, chi parte per un week end lontano da casa. Io sogno guardando fuori dal finestrino mentre i binari iniziano a scorrere sotto le ruote. Con me altri ragazzi, anche loro diretti a Tirano, anche loro per salire lassù dove il cuore vola con le aquile.
Tra risate e racconti il tempo vola e, giunto a Tirano, saluto i compagni di viaggio e, dapprima attraverso il sentiero valtellina e poi tramite la vecchia statale, raggiungo Valdisotto, a pochi km da Bormio. Niente di troppo impegnativo, ma una sgambata che sveglia le gambe: 34km e 800m di dislivello per arrivare ai piedi delle mitiche vette Valtellinesi, che si aggiungono ai 31 già percorsi precedentemente.
29/8 STELVIOBIKE: UN GIORNO MAGICO!
Lunghezza: 105km
Mappa Percorso: Valdisotto – Burgusio
Altimetria: Valdisotto – Burgusio
Passi: Stelvio (2760m), Resia (1503m)
Dislivello (salita): 2468m
Apro gli occhi destato dalla luce viva che filtra dalla finestra dell’albergo. E’ una splendida giornata e io non vedo l’ora che inizi!
Saluto gli altri avventurieri dell’albergo che oggi tenteranno la loro piccola-grande impresa: chi ci proverà, chi tenterà il double (salita da Bormio, discesa dall’Umbrailpass e risalita dal versante trentino), chi si avventurerà a piedi per un breve tratto.
Le strade di Bormio sono autenticamente invase da una miriade di ciclisti con qualsiasi bici, età, faccia e occhi sognanti. Io mi incontro con Marco, che finalmente conosco dopo averlo incrociato enne volte per le vie di Milano. Con lui e i suoi amici partiamo. Purtroppo ci perdiamo quasi subito e un po’ mi rammarico, ma forse è giusto che ognuno vada su del suo passo.
Ognuno immerso nel suo piccolo calvario, avvolto nel proprio sudore.
La strada per il Passo è un lungo serpentone colorato che si fa silenzioso col passare dell’infinita ascesa.
Giunto in vetta, come ogni volta, l’emozione è fortissima e prepotente. Indescrivibile. Bellissimo ritrovarmi lì in mezzo a tanti amici, anche se non li conosco. Lo Stelvio è autenticamente un formicaio di bici. Impossibile transitare sul passo pedalando: tutti in colonna come al casello di Melegnano, ma tutti col sorriso stampato sulle labbra! I dati racconteranno poi di circa 13.000 persone.
Penso a Marco e ai suoi amici: spero ce la possano fare e vivere queste stesse emozioni. Aspetto circa un’ora, ma non li ritrovo più.
La mia giornata è ancora lunga così saluto il Gigante Buono e mi getto, con la massima cautela e attenzione, in discesa dal versante trentino. Anche da questa parte è una lunga processione di ruote e pedali.
Giunto a Spondigna imbocco la bella e ombreggiata ciclabile che conduce sino al Resia, meta che mi ero prefissato.
La strada inizia a salire sempre più decisa sino ai 1500m, per poi spianare e alternare continui saliscendi immersi nel verde del fresco bosco.
Giro attorno al Lago Resia fino ad arrivare al famoso campanile immerso nell’acqua. E’ pomeriggio inoltrato, fa caldo, la stanchezza inizia a farsi sentire, ma la magia del posto mi conquista.
Col vento in faccia mi avvio verso Burgusio, dove mi aspetta una doccia rilassante.
La serata scorre via con altri avventurieri che oggi hanno realizzato come me il loro sogno. Un messaggio di Marco mi conferma che anche lui è arrivato lassù. Che giornata!
30/8 QUANDO IL “GIOGO” SI FA DURO…
Lunghezza: 90km + 10km (Milano – Casa)
Mappa Percorso: Burgusio – Tirano
Altimetria: Burgusio – Tirano
Passi: Giogo di Santa Maria (o Umbrailpass) (2503m)
Dislivello (salita): 1656m
Le emozioni vissute ieri sono ancora vive e indelebili sin dal risveglio. Le gambe indolenzite, ma il cielo topazio e una colazione da campioni mi fanno risalire in sella con nuova voglia di faticare. Lascio l’Italia ed entro in Svizzera a Munster, dove la strada inizia la sua inesorabile ascesa. A Santa Maria imbocco a sinistra la strada che conduce all’Umbrailpass e subito le pendenze si fanno decise sotto le mie ruote. Vado avanti immerso in un’ombra fresca e riprendendo fiato ed energia negli ampi tornanti.
Man mano che salgo però, la vegetazione si fa via via più rada sino ridursi a prati verdi dove le mucche pascolano beate.
Le pendenze non mollano, anzi si fanno più decise raggiungendo in svariati tratti il 10%. Qualche raro cartello intarsiato nella pietra mi ragguaglia sulla distanza percorsa. Sulla sinistra noto comparire di nuovo il Passo dello Stelvio, il che vuol dire che le mie fatiche sono quasi giunte al termine.
Qualche rampa ancora e il cartello del Passo mi accoglie. Rientro in Italia e mi ritrovo di nuovo sulla Statale dello Stelvio. Questa volta la imbocco in discesa, percorrendo a ritroso strada ed emozioni di ieri, come un nastro che si riavvolge.
Lascio alle mie spalle Bormio, ripasso da Valdisotto e, di nuovo con il vento in faccia ma pendenze leggermente a mio favore, raggiungo in poco tempo Tirano. Un malinconico treno mi riporta sullo stesso binario da dove due giorni prima ero partito. Mi chiedo se sia stato tutto vero oppure un bel sogno… Ma a volte le due cose coincidono.
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