DISTANZA: 198Km |
DISLIVELLO: 1000m D+ |
PARTENZA / ARRIVO: Albano Sant’Alessandro (BG) Percorso che prevede il giro del Lago d’Iseo e il “Giro del Filù”. Vedi mappa |
SALITE AFFRONTATE: |
DIFFICOLTA’:* |
TRACCIATO:* |
PANORAMI:* |
ORGANIZZAZIONE:* |
*Valutazioni personali
Se ce l’avessero detto a inizio stagione, mai avremmo creduto che sabato 23 ottobre saremmo stati presenti al Meeting ARI di autunno, dove si sarebbero tenute le premiazioni dei vari Challenge e Campionati Italiani.
Arriviamo nel primo pomeriggio mentre, tanti compagni di chilometri e strada, sono comodamente parcheggiati a tavola. L’aria è frizzante, ma il sole ci riserva ancora qualche caldo raggio dall’ormai lontano sapore estivo. Verso le 16 è il momento delle premiazioni e non so sinceramente chi fosse più emozionato dei due quando, al secondo posto del Campionato Italiano Femminile ARI, è stato pronunciato il tuo nome.
Non so quando abbiamo capito che avresti potuto farcela a salire sul podio, ma quello che mi sento di dire, magari con una visione di parte o privilegiata, è che quel trofeo te lo sei sudato e meritato. Durante questo 2021 ti ho vista soffrire in sella, arrancare, stringere i denti e le mani sul manubrio. Nonostante ciò, non ti ho mai vista mollare. Mai. Hai sempre tenuto duro, anche quando tutto andava nella direzione opposta, anche quando la logica suggeriva l’esatto contrario. Ti ho vista incastrare come pezzi del puzzle impegni di lavoro, personali e randonnée, rammaricandoti quando non c’era proprio verso di riuscire a partecipare a una manifestazione. Sconfortata, quando una che avresti potuto fare, veniva annullata o spostata.
Dici che ti ci sei ritrovata lì, sul podio, ma io non credo ci si ritrovi per caso. Lo abbiamo sognato insieme, anche quando era solo un’utopia perché in te, ho sempre creduto.
Penso sinceramente di essere stato fortunato. Ti sono stato accanto come un nobile gregario, senza paura di prendere il vento, la pioggia o il sole. Quando ti vedevo stanca, avrei fatto qualsiasi cosa per alleviare la tua fatica e prendermene un po’, ma non era possibile e in fondo non serviva perché sei una guerriera e sei sempre andata avanti, pedalata dopo pedalata. Nonostante tutto. Nonostante tutti.
Non so, non posso e non voglio immaginare quale strada il futuro ci riserverà l’anno prossimo, lo scopriremo insieme: programmando qualcosa e cambiandola mille volte come sempre. Forse il bello è anche questo. Quello che so è che sono orgoglioso di te. Non per i trofei, le medaglie, i riconoscimenti o i premi, ma per ciò che sei, con la tua semplicità, la tua modestia, il dente avvelenato che ogni tanto ti prende quando qualcuno ti schernisce sui pedali e quel raro sorriso che a volte fa capolino come il sole in una giornata di novembre.
Domenica ci svegliamo che fuori è ancora buio. Le giornate si sono terribilmente accorciate e presto cambierà anche l’ora, facendoci sprofondare nell’oscurità. Albano Sant’Alessandro dista pochi chilometri dal nostro albergo. Parcheggiata l’auto e scaricati i nostri destrieri, siamo pronti a partire per la prima randonnée della nuova stagione, quasi le premiazioni ed emozioni del giorno prima fossero già tremendamente lontane.
L’aria è fresca, ma il ritmo sostenuto nei primi chilometri e il sole che pian piano ci accarezza le spalle, ci scaldano.
Nel giro di 20Km siamo a Sarnico, sulla sponda occidentale del Lago d’Iseo, pronti a circumpedalarlo. E’ forse la parte paesaggisticamente più bella del percorso: con lo specchio d’acqua sdraiato alla nostra destra, la strada che avanza tra le rocce fino a Lovere e il traffico della domenica mattina ancora poco sostenuto. A Toline, dopo 55Km e dopo aver imboccato la bella e suggestiva ciclabile, arriviamo al primo punto di controllo, dove ci ricongiungiamo con Rosanna, Campionessa Italiana ARI 2021 e il marito Franco, amici di tante avventure a pedali.
Concluso il periplo del lago, tramite la stessa strada percorsa in senso opposto rispetto all’andata, facciamo ritorno al punto di partenza. I nostri ciclocoputer segnano 104Km e, dopo aver timbrato il cartellino e messo disordinatamente sotto i denti grana e crostatine, siamo pronti a ripartire per il secondo giro.
La strada è tutta in leggera e facile ascesa fino a lambire Clusone, km 138, dove è posto il terzo check point. Le ruote scorrono veloci lungo l’asfalto che ci riporta nuovamente sulla sponda occidentale del lago d’Iseo che, questa volta, percorriamo in senso contrario rispetto alla mattina. Il traffico ora è sensibilmente più presente e, forse anche per questo, apprezziamo meno gli scorci che metro dopo metro di susseguono davanti al nostro sguardo.
Dopo 178Km passiamo da Sarnico per la terza volta, quasi ormai fossimo di casa. Ancora una volta imbocchiamo il tracciato già percorso nel primo giro che, dopo 198km, ci riporta all’ombra del Santuario Madonna delle Rose, dove la nostra avventura era iniziata questa mattina.
Ad attenderci c’è un fumante piatto di pasta che non ci lasciamo sfuggire, non prima di esserci accorti, così come già accaduto nella Randonnée del Vallone Bellunese di inizio stagione scorsa, di essere partiti in bicicletta lasciando le chiavi in bella vista sulla portiera dell’auto. Anche questa volta il destino ci sorride. Che sia una sorta di rito propiziatorio? Ma in fondo ci siamo allontanati solo qualche ora, qualche battito, il tempo della Randonnée del Cuore.
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