DISTANZA: 196Km |
DISLIVELLO: 2800m D+ |
PARTENZA / ARRIVO: Paestum (SA) Vedi mappa |
SALITE AFFRONTATE: |
– Giro splendido che unisce mare, montagna, storia e borghi caratteristici del Cilento – Ristori impeccabili, ricchi e curati – Organizzatori disponibili e gentili in ogni situazione |
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VALUTAZIONE COMPLESSIVA |
Dopo una settimana di indecisione sul da farsi, per il week end del 9/10 luglio, Claudia e io decidiamo di spingerci nuovamente a sud, ispirati dai luoghi e dalle esperienze passate.
In poche ore un treno veloce ci porta a Salerno, dove trascorriamo la notte. Domenica mattina ci alziamo di buon’ora, raggiungiamo la vicina stazione e con un treno regionale raggiungiamo Paestum dove, all’ombra del tempio di Nettuno, è posto il punto di partenza della Rando Ci-Lento.
I primi chilometri sono i più facili e scorrono veloci lungomare, regalandoci scorci da favola.
Prima di salutare definitivamente le acque del Tirreno, al Km51 è posto il primo punto di controllo. Il tracciato devia ora verso l’entroterra e, nel giro di qualche chilometro, prende impercettibilmente a salire. L’ascesa si fa più sensibile una volta superato il ponte sull’Alento, conducendoci a Ostigliano. Non si tratta però di una scalata costante ma guadagniamo quota alternando tratti decisi ad altri pedalabili che percorriamo chiacchierando con il Campione Italiano Maschile 2021, Gennaro Laudando.
A Piano Vetrale (Km 89), abbandoniamo la strada principale per raggiungere in discesa il secondo punto di controllo. L’abitato è caratterizzato da bellissimi murales che lo rendono unico. Al ristoro è presente ogni bontà che rende difficile convincerci a risalire in sella.
La strada però chiama: non possiamo fare altro che ripartire e completare la salita che si esaurisce al Km 95, a quota 767m, all’ombra del Monte le Corna.
Ci godiamo la fresca e meritata discesa, alla quale fa seguito un nuova salita, decisamente più impegnativa della precedente, non prima di esserci rifocillati al ristoro posto all’ex convento di Laurino.
Raggiungiamo gli 800m di Piaggine, sotto un sole cocente e viste mozzafiato che alleviano la fatica. Esaurita la breve discesa, riprendiamo nuovamente quota, fino a raggiungere i 770m del Monte Pruno, dopo 132Km. Il tracciato si mantiene ora in quota, in una sorta di altopiano e, nel giro di 10Km raggiungiamo l’abitato di Ottati dove è posto un nuovo controllo e ristoro a base di insalata di riso che divoriamo.
L’ultima fatica è quella che ci porta, dopo 169Km, ai 350m del caratteristico paese di Roccadaspide, dove il controllo è gestito dal vigile in persona! Inizialmente non comprendiamo se fornire il cartellino della randonnée o i documenti.
Ripartiamo godendoci le ultime viste sui monti del Cilento, mentre l’asfalto scema verso la pianura accompagnandoci al traguardo.
Il pasta party finale si tiene in un vero e proprio ristorante lasciandoci stupiti a bocca aperta. Non possiamo che fare i nostri più sinceri complimenti agli organizzatori della ASD Facc’e Bike per l’organizzazione dell’intero evento.
Prima di riprendere il treno e fare ritorno a Salerno, ci godiamo un veloce giro nell’area archeologica dei templi: un posto unico che meriterebbe sicuramente più tempo.
Totalmente soddisfatti della nostra scelta, non ci resta che fare malinconicamente ritorno a casa, ma con la certezza che, se ne avremmo la possibilità, il prossimo anno torneremo con piacere da queste parti.
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