DISTANZA: 209Km |
DISLIVELLO: 1200m D+ |
PARTENZA / ARRIVO: Parabiago (MI) Percorso ad anello con tratto iniziale e finale comune. Vedi mappa |
SALITE AFFRONTATE: |
DIFFICOLTA’:* |
TRACCIATO:* |
PANORAMI:* |
ORGANIZZAZIONE:* |
*Valutazioni personali
Fare 200 e passa chilometri in bicicletta è un modo insolito di festeggiare San Valentino. Credo però che Claudia e io, oltre a condividere la vita di tutti i giorni, proviamo una sorta di forma d’amore per quelle due ruote sospinte, a volte respinte, dal vento, dalle gambe, dai sogni. E’ una passione che viviamo e condividiamo quotidianamente. Perciò cosa c’è di meglio se non partecipare all’inedita Rando San Valentino, organizzata dalla G.C. Libero Ferrario?
Inedita perché, per la prima volta, si propone al grande pubblico nella formula da 200Km. Negli anni passati, quando le Rando iniziavano a marzo, aveva un percorso più corto: quelli che si organizzavano “per fare la gamba”, come si dice in gergo.
Oggi la stagione delle rando vede i suoi mesi di stacco solo tra novembre e dicembre, periodo nel quale stanno via via prendendo piede eventi Gravel per altro, ma già a gennaio ripartono le prime prove.
Noi siamo pronti ai nastri di partenza, sul prato verde del Centro Sportivo Venegoni Marazzini sin dalle 8.30. Accanto a noi, altri 200 innamorati della bicicletta, pronti a misurarsi sui due percorsi (lungo e corto).
Lasciamo subito Parabiago dirigendoci verso sud, su strade ancora addormentate. L’aria è frizzante, la campagna imbiancata dalla brina notturna e un coraggioso sole prova comunque a riscaldare la situazione e illuderci che la primavera non sia poi tanto lontana.
Superiamo il Ticino a Trecate e ci inoltriamo nella pacifica campagna Novarese: strade deserte che ci offrono gli scorci migliori. Di tanto in tanto incrociamo degli amici di pedale coi quali condividiamo qualche chilometro d’asfalto.
Superati il Sesia e il Po, raggiungiamo Casale Monferrato, dove ha inizio la parte collinare del percorso.
Un primo drittone ci alza di quota e ci permette di raggiungere San Giorgio Monferrato (Km 80) dove è posto il primo punto di controllo e ristoro. Seguono a stretto giro altre 5 colline che ci offrono una splendida cartolina del Monferrato, anche se la stagione dove lo si può apprezzare di più è quella autunnale.
Più volte superiamo e siamo superati dal gruppo di Rosanna, Francesca, Franco e Gaspare e, appena le salite si esauriscono, complice la rottura di un raggio, ci ritroviamo a procedere insieme.
Attraversiamo nuovamente il Po, sempre percorrendo asfalti silenziosi dove l’unico rumore è quello delle nostre ruote.
A Cergnago ci immettiamo sulla SS211, più movimentata rispetto alle strade che ci siamo lasciati alle spalle, ma nel giro di pochi chilometri, raggiungiamo Mortara dove ci attende il secondo check point e ristoro (Km 161). Ci viene offerto un tegolino che riporta alla memoria la nostra infanzia.
Subito partono i ricordi sulle merendine dell’epoca che segnavano i nostri pomeriggi al parco a giocare o in casa a fare i compiti.
Con un malinconico sorriso sulle labbra, ci rimettiamo in marcia e, giunti a Vigevano, ci inoltriamo verso il centro del paese per un suggestivo passaggio nella Piazza Ducale (Km 172), salotto buono della domenica pomeriggio. Il pavè che precede l’ingresso in piazza ci fa sobbalzare più volte, ma la magnificenza del contesto fa dimenticare tutto e merita una foto ricordo.
Il rientro verso il traguardo non offre molto, vuoi per la stanchezza che inizia a farsi sentire e per l’inevitabile voglia di arrivare. Claudia e io ci stacchiamo di qualche metro dal resto del gruppo e procediamo del nostro passo, ma Parabiago è ormai a tiro di ruota. Facciamo il nostro ingresso al centro sportivo dopo 209Km e quasi 9 ore trascorse in sella.
Gli organizzatori ci accolgono con “polenta e bruscitt”. Apprezziamo la prima, per i bruscitt magari un’altra volta. Sapientemente però, abbiamo portato con noi una vaschetta di vetro. Sicuramente qualcuno nei giorni a seguire, ha apprezzato molto!
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