Era da tempo uno di quei giri che volevo fare e la Val di Susa, una di quelle valli che volevo scoprire. Così, prima che il sole si svegli, sono già per strada, destinazione Torino, che lambisco per giungere poi a Susa. Da qui salto sui pedali e mi avvio risalnedo il corso della Dora Riparia, che incrocio in più occasioni. L’aria è ancora fresca e la strada da subito in salita piuttosto decisa. Sapevo di dover passare dai 503m du Susa ai 1354m di Cesana Torinese, ma sapevo anche che c’erano 35km di mezzo. Mi aspettavo una salita graduale, uno di quegli insopportabili falsopiani che non ti fanno mai trovare il ritmo giusto, invece l’asfalto sale a strappi, a gradoni. Il primo è quello che mi porta a Chiomonte (750m), noto alle cronache per le proteste dei ‘no tav’. Adesivi che vedo ancora sparsi un po’ ovunque, ma tutto oggi pare tranquillo. Tutto pare essere tornato a quella realtà di mezzo: un po’ contadina e un po’ montana che caratterizza questi luoghi. E’ la volta poi di Exilles con la sua fortezza, Oulx e infine Cesana Torinese. Da qui ha formalmente inizio la salita, qualsiasi puoi scegliere. Io prendo a sinistra, iniziando ad arrampicarmi verso il passo del Sestriere. Duri i primi 3km, ma poi la strada si fa più dolce e, senza faticare troppo, ci si può godere il panorama che via via si apre sulla vallata. I pascoli di mucche e pecore mi fanno capire di essere finalmente in montagna. Sulle ultime rampe la salita torna a farsi più aspra, ma ormai il centro abitato è lì, a vista. Un ultimo sforzo dunque per raggiungere la vetta a uota 2.033m (l’indicazione del passo è incisa su una fontana in centro al paese). L’abitato di Sestriere, con i suoi impianti sciistici e i suoi alberghi, contrasta con l’ambiente naturale apprezzato fino a pochi metri prima, così opto per coprirmi e scendere dal medesimo versante dopo pochi minuti.
Mi ritrovo nuovamente a Cesana Torinese e, questa volta, prendo il bivio verso il Monginevro. La strada sale da subito con pendenze decise, ma non impossibili. Arrivato al lungo tunnel che porta a Claviere (accesso alle bici vietato), prendo la via parallela che con due lunghe e solitarie gallerie (il traffico motorizzato fa il tunnel), si ricongiunge poi alla strada principale. Ormai ci sono: tra me, lo scollinamento e il confine di stato non resta che un’ultima galleria (che volendo si può evitare passando per l’abitato). Il colle del Monginevro non è troppo diverso dal Sestriere: a farla da padrone sono ancora una volta gli impianti sciistici, gli alberghi, i negozi. Sconfino così in Francia, prendendo a scendere seguendo le indicazioni per Briancon. Le viste sulla vallata sono spettacolari e mi riconciliano con l’ambiente. Arrivato a La Vachette, abbandono la N94 e seguo le indicazioni per il Col de l’Echelle che mi riporterà in Italia.
Da subito l’ambiente è spettacolare con il torrente Durance a fare da sottofondo, i pascoli verdi, la vegetazione e le rocce rossastre. Traffico poco o nullo. Ancora una volta mi ritrovo ad apprezzare la Francia e la sua considerazione del ciclismo. Siamo divisi da una rivalità innata, ma ogni volta che ci vado, mi ritrovo a pensare come sarebbe bello se anche da noi fosse così: asfalto perfetto e a ogni km di un passo un piccolo cartello con altitudine attuale, km mancanti allo scollinamento, pendenza media del km successivo. Sui passi principali si trova di solito anche una piccola corsia per le bici. Un altro mondo!
La salita verso il Col de l’Echelle è lunga (17km) ma facile: i primi 13 sono un bellissimo falsopiano e, solo negli ultimi 4, le pendenze si fanno più decise.
Rientro in Italia ritrovandomi a Bardonecchia dopo una veloce discesa. La strada che riconduce a Susa è tutta con pendenze abbastanza favorevoli (a parte due brevi strappetti da superare) ma un tedioso vento contrario non mi permette di godermi la leggera discesa, obbligandomi a spingere sui pedali.
Mi ritrovo così a Susa dopo 7 ore in sella, 138km, 3 passi scalati, 2700m di D+ e la fatica che inizia a farsi sentire. Rivolgo un ultimo sguardo alla Val di Susa, un pensiero al Colle delle Finestre che prima o poi proverò a scalare, ma per oggi è tardi e può bastare così.
Il mio percorso
Altimetria Sestriere
Altimetria Monginevro
Altimetria Col de l’Echelle