Ci sono maglie e maglie

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Ricordo ancora quel momento. Ero appena sceso a Bormio dallo Stelvio, era notte fonda e avevo appena portato a termine nei tempi del BRM Alpi4000. Ero stravolto e ricolmo di gioia allo stesso tempo. Mi consegnarono il diploma e mi dissero che grazie a quel brevetto entravo di diritto a far parte, per 4 anni, della Nazionale Italiana Randonneurs. Lo ricordo bene, ma faticavo a crederci. Sentii il cuore esplodere nel petto.

Da quel momento a oggi è passato quasi un anno. Sono sul treno, destinazione Imola, per il raduno della Nazionale a Scarperia del Mugello. Guardo dal finestrino, ma non vedo nulla perché davanti agli occhi ho le immagini dei brevetti, delle qualifiche alla PBP, delle notti passate in sella, della fatica lasciata sulla strada. Tutte i ricordi scorrono davanti come figurine mischiate alla rinfusa. Spero di essermi meritato questo riconoscimento e di riuscire a onorare al meglio la maglia che mi verrà consegnata domani.

A Imola il mio viaggio su rotaia giunge al termine e comincia quello sui pedali. Sotto un sole afoso, tra campi di fieno e colline, inizio impercettibilmente a salire fino a raggiungere, dopo 62km, gli 882m del Passo del Giogo. Proprio sul passo buco la ruota posteriore, che mi costringe a una sosta forzata. Sostituisco la camera d’aria e riparto in discesa.

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Raggiungo Scarperia del Mugello dopo 81Km. Il centro del paese è il palcoscenico del raduno, dove si tengono presentazioni, conferenze, elezione del capitano della Nazionale, cena e consegna delle famigerate e sognate maglie. Il culmine si ha con la foto della nazionale e il breve giro sul circuito del Mugello.

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Non so descrivere quel brivido provato quando mi infilo la maglia e che provo ancora ogni volta che la indosso.
Posso solo dire che ci sono maglie e maglie. Ci sono quelle che prendi perché ti piace il colore, perché ti donano, o più semplicemente perché ti conquista la scritta feticcia impressa davanti.
Poi ci sono altre maglie, che raccontano storie e persone. Maglie che quando le indossi la prima volta, profumano già di chi ti ha sempre sostenuto e creduto in te. Maglie che sono già intrise di sudore, km e fatica quando ancora sono pulite. Sono già impregnate di tutte quelle gocce che hai versato, di giorno e di notte, da solo e in compagnia, al caldo e al freddo, in salita e in discesa, pedalando verso l’infinito, all’inseguimento di un sogno.
Rappresentare, nel mio piccolo, l’Italia mi spaventa. E’ un paese che sono più le volte che non comprendo, che non capisco e che non approvo. Allo stesso tempo, però, penso che sempre nel mio piccolo, posso provare a “dare il buon esempio” e provare a far vedere la faccia migliore di questo fantastico paese. E allora quelle gocce si tramutano in brividi, emozioni e orgoglio. E quella maglia diventa una di quelle per le occasioni speciali, una da mettere raramente, come il ‘vestito buono’ chiuso nell’armadio. Non perché non vuoi indossarla, ma perché ogni volta che la vesti, un brivido scorre lungo la tua schiena e un senso di responsabilità galleggia sulla tua anima. Far parte della Nazionale Italiana Randonneur per i prossimi 4 anni e provare a portare a termine la Parigi-Brest-Parigi con questi colori…. Be’ sarà un onore.

Con i nuovi colori come seconda pelle, in compagnia di  nuovi e vecchi compagni di strada, ci avviamo per la randonnée che è ormai buio. Opto per i 100Km in notturna tra le colline, mentre a San Piero a Sieve i fuochi d’artificio colorano il cielo stellato.
Le ore scorrono via veloci tra buio, saliscendi e silenzio. Indimenticabile e indescrivibile la magia di Firenze adagiata e dormiente, vista dalla collina Fiesole.
Faccio ritorno a Scarperia mentre pennellate rossastre tingono il cielo. Saluto tutti e mi avvio veloce verso Borgo San Lorenzo per prendere il treno e fare ritorno a casa, sospinto dall’aria pungente del mattino. In stazione trovo Oliviero, con cui ho condiviso brevetti e fatiche. Siamo entrambi stanchi per la notte insonne, per i 200km pedalati dalla stazione di Imola, ma allo stesso tempo increduli e orgogliosi per le tante emozioni vissute nelle ultime ore. Le nostre strade si dividono a Bologna. Ci salutiamo dicendoci arrivederci a Parigi.

Già, perchè ormai mi sembra di vedere la Torre Eiffel all’orizzonte e l’immagine di un ragazzo spensierato che con la maglia della nazionale italiana, osserva la punta della torre accarezzare le nuvole francesi.

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Percorso Imola – Scarperia
Percorso Rando Notturno Fiorentino