Distanza: 75 Km
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A rallentatore
Anche oggi il sole splende alto nel cielo e io mi rendo subito conto di muovermi in modo estremamente e volutamente lento. E’ l’ultima tappa di questo bellissimo viaggio e al pensiero che questa sera avrò finito, un po’ di rammarico mi sale. Cerco di godermi ogni attimo, ogni istante, ogni respiro.
Parto più tardi del solito, quasi alle 10, ma non mi importa. Ho studiato bene la strada e anche oggi dovrei evitare la statale trafficata.
Costeggio appena Castagneto Carducci e scendo verso Donoratico, dove prendo la strada che credo sia la vecchia Aurelia. Non c’è quasi nessuno in giro e io posso proseguire liberamente, fiancheggiando campi di girasoli, di grano, di vigneti. Sento i sapori e i profumi della Maremma.
Passo da San Vincenzo, proseguendo poi sulla SP39 in direzione Venturina, che passo qualche chilometro dopo. Seguono poco dopo Riotorto e Vignale. Qui, vedendo avvicinarsi l’Aurelia e consultato lo stradario, decido di svoltare a destra in direzione Torre Mozza. Ritrovatomi sul mare, lontano dal traffico, passo da Prato Ranieri e Follonica dove, percorso un tratto di ciclabile lungomare, mi fermo per pranzo.
Sdraiato su una panchina di pietra, guardo tutta la strada percorsa fino a oggi e sorrido. Nell’aria sento il profumo di felicità.
Mi godo ogni respiro
Riparto da Follonica verso le 14, dapprima ripercorrendo la ciclabile fatta la mattina e poi imboccando la SP158. Passo indeciso le indicazioni per Punta Ala: non so se fare un giro sulla famosa spiaggia, o se proseguire lungo il mio percorso. Opto per la seconda, oltrepassando così i paesi di Roccamare e Riva del Sole, per poi giungere a Castiglione della Pescaia.
Lungo il tratto da Follonica a Castiglione, paesaggi tipici della Maremma, viste sul mare, salite e discese si alternano con regolarità, ma ormai nulla può fermarmi. Mi godo ogni respiro, più o meno affannato, ogni pedalata, ogni metro di asfalto.
Da Castiglione della Pescaia a Marina di Grosseto ci sono una decina di chilometri. Ormai è accademia. Noto che c’è una pista ciclabile che costeggia la strada. Provo a percorrerla, ma le radici degli alberi l’hanno deformata a dismisura, rendendola per me impraticabile. Ritorno così sulla strada, rallentando la mia andatura e ripensando in pochi minuti agli ultimi sette, bellissimi giorni.
Marina di Grosseto è lì, davanti a me e posso affermare senza alcun dubbio che avrei potuto proseguire il mio viaggio per un altro paio di giorni, magari in direzione Roma. Sarà per la prossima volta.
Marina di Grosseto mi accoglie con le sue bancarelle e la gente in giro lungo la passeggiata lungomare. E’ fatta.
Un plauso va alla nuova bicicletta: era il primo vero viaggio che facevamo insieme ed è stata semplicemente perfetta.
Un sentito grazie va a tutti coloro che tramite mail, twitter, telefono, sms, segnali di fumo, mi hanno dedicato un momento della loro vita supportandomi e incoraggiandomi.
Un abbraccio va a tutte le persone che ho incontrato lungo il mio cammino e alle loro storie che mi hanno raccontato, ai loro sorrisi, a volte di gioia, a volte di nostalgia.
Una pacca sulla spalla me la do invece da solo perchè non ho mai pensato minimamente di mollare. Anzi, appena tornato a casa, ho iniziato a pensare ai miei prossimi viaggi. A presto.