Distanza: 67 Km
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Risveglio
Nella notte si è alzato un forte vento che mi ha svegliato e fatto temere fosse il presagio a una tempesta. Per fortuna il cielo stellato ha confermato il mio errore e il sonno si è rimpossessato del mio corpo senza problemi.
Nell’attesa che si scaldi l’acqua per il caffè, ho cominciato a scaricare la bici da ogni peso. Oggi voglio pedalare lungo le sponde del lago d’Iseo, facendo tutto il periplo. La tenda e tutto il resto possono rimanere qui al campeggio.
In marcia… In senso sbagliato
Mi sono messo in marcia in tutta calma e, lasciato Iseo alle spalle, ho proseguito il mio giro verso nord, seguendo la costa orientale del lago. Ecco, se posso dare un consiglio è quello di NON percorrere, come ho fatto io, il giro del lago in senso antiorario, ma di farlo in senso orario. Questo perchè sul lato lungolago della strada si trovano spesso delle ciclabili, brevi o lunghe che siano. Percorrendo il giro del lago in senso orario le si trovano già dal lato del senso di marcia, evitando così continui attraversamenti di strada come invece ho dovuto fare io.
Menzione speciale lo merita il percorso ciclopedonale che unisce i paesi di Vello a Toline, nella parte nord-est del lago. Si tratta di un’ampia strada, totalmente distaccata dal traffico motorizzato, scavata nella roccia, nel vero senso della parola.
Ad ogni modo il giro non presenta particolari difficoltà. Qualche saliscendi, ma niente di impegnativo. Iseo, Lovere e Sarnico mi sono sembrate le località più turistiche del lago. Gli altri paesi invece conservano ancora una sorta di vita quotidiana lacustre.
La festa degli artisti di strada
Giunto a Sarnico, uno degli ultimi paesi incontrati prima della fine del mio giro, ho trovato una cittadina viva e brulicante per via della festa degli artisti di strada. Avrei voluto fermarmi ad ammirare musicisti, acrobati, maghi, giocolieri… Ma purtroppo prima di sera si sarebbe visto ben poco. Al momento del mio arrivo, nel primo pomeriggio, erano ancora in fase di ultimazione i preparativi.
Ho anche pensato di tornare più tardi, ma il caldo e soprattutto la stanchezza, mi hanno fatto desistere.
Rientro, riso e risa
Sono rientrato alla mia umile dimora verso le 18,00. Dopo una doccia e una sistemata ai bagagli, è stato la volta di rimettermi ai fornelli, anzi al fornello. Questa sera: riso, per lo più attaccato sul fondo della padella. Poco male, adoro il riso bruciacchiato.
Dopo cena, le gambe stanche mi hanno condotto per un breve giro a Iseo. Un altro tramonto spettacolare e un sacco di risa della gente lasciate alle spalle. Il sonno mi stava stritolando tra le sue grinfie. Il corpo non rispondeva più alla voglia di girovagare della mente. Mi sono arreso, chiudendomi nella tenda, mentre fuori il sabato sera entrava nel vivo.