Distanza: 110 Km
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Vecchi ricordi
Lascio Torre del Lago con strade deserte. E’ domenica e la gente dorme ancora, ma ben presto si riverseranno sulle spiagge, vista la splendida giornata.
Procedo spedito costeggiando la Torre Pendente. I vecchi ricordi del viaggio dello scorso anno fanno capolino, così come quando passo dalla bella e nostalgica Marina di Pisa, prima di giungere a Livorno. Lasciata la città labronica, costeggio il lungomare lungo la famigerata Costa degli Etruschi. Essendo domenica, chilometro dopo chilometro, ad ogni paese che incrocio, la gente “armata” di materassini, borse e cappelli di paglia si fa più numerosa, così come le auto parcheggiate alla rinfusa lungo la strada.
Dopo una breve sosta a Quercianella e nella bella Castiglioncello, dominata dalla fortezza medicea, raggiungo Rosignano Marittima dove mi fermo per pranzo.
E il panino di Rosignano?!
Non è casuale che abbia deciso di fermarmi a Rosignano per pranzo: l’anno scorso avevo scovato uno splendido posto che preparava dei buonissimi panini con salumi toscani. Purtroppo non avevo calcolato il giorno festivo.
La mia temporanea delusione è stata però ricompensata da una deliziosa rosticceria, popolata soprattutto da gente del posto che non ha voglia di cucinare, o che si è destata da poco, dopo i bagordi del sabato.
Fa molto caldo e così mi prendo del tempo prima di rimettermi in viaggio. Rifletto sulla Toscana e di quanto sia bella. Rifletto su come si faccia riconoscere subito, segni inconfondibili: le brulicanti persone della Versilia, l’odore di pino negli infiniti viali attorno a Pisa, i girasoli avvicinandosi alla Maremma, le strade deformate dalle radici nelle immense pinete. Odori e immagini difficili da descrivere, ma che ti fanno dire “cazzo, ci sono!”
Il viale dei cipressi
Mi sembra di rivivere un remake dello scorso anno: ricordo distintamente di essermi perso a Cecina e, anche quest anno, non è andata diversamente. Una scampagnata di 5 km di sterrato non è stata male in fondo.
Percorro il viale dei cipressi tanto caro al Carducci, lambendo poi Bolgheri e Castagneto, luoghi che adoro.
Raggiungo Marina di Castagneto in tutta calma, godendomi ogni pedalata. Saranno 110 Km alla fine. Il paese altro non è che la parte balneare in corrispondenza di Castagneto e Donoratico.
Nel campeggio che scelgo, mi viene assegnata una bellissima piazzola a ridosso del mare.
Dopo cena, mi concedo una passeggiata in spiaggia dove rimango seduto a scrutare il mare e dei giovani che si improvvisano pescatori. Non prendono niente, ma sembrano felici, mentre il sole si spegne nelle acque placide del mare. Guardo l’orizzonte cercando invano di scorgere l’Elba, meta di domani.
Rientro nella mia tenda quando il buio ha ormai avuto la meglio. Sento le onde infrangersi sulla riva.
…E il sognar m’è dolce in questo mare.