28 luglio 2018, ore 2:15.
E’ notte fonda. Buio, silenzio, solitudine.
E’ in quel momento che incredulo e sfinito, arrivo sullo Stelvio, il “mio” Stelvio. Un pugno di minuti allo scadere, ma tanto bastano per sentirmi dire “Ivan, sei un finisher”.
Avevo passato di tutto, combattendo contro la fatica, il malessere, l’ignoto, la paura, l’inesperienza. Avevo affrontato ogni demone che avevo dentro.
Alpi4000 era stato un azzardo, un salto nel vuoto più buio, soffrendo di vertigini. Ero talmente inesperto che non avevo neanche le bretelle fluorescenti, ma il giubbottino che di solito si tiene in auto, quasi stessi correndo in soccorso di me stesso.
Riguardo quasi con tenerezza la foto di quel ragazzo sfinito in cima al Re, o forse, in quell’istante, in cima al mondo. Allora andai avanti, andai oltre, sospinto da quel motivo che non mi faceva arrendere, che mi faceva dare un’altra pedalata matta nel vento caldo dell’estate.
Mi guardo alle spalle e credo di strada di averne fatta, nel bene e nel male. Forse avrò più esperienza, forse mi conosco meglio, forse sono un po’ più razionale. Forse.
La domanda più gettonata di questi giorni è: “Allora sei pronto?”.
E io, come allora, non so rispondere. Una cosa però la so: quel motivo che mi portavo dentro allora, è ancora più forte oggi e per quanto io possa essere cambiato, cresciuto, invecchiato o rimbambito, quel sogno arde ancora nel petto, più forte di prima. Dunque a questo sono pronto: a dare tutto quel che ho dentro. Perchè…. Ne vale la pena, sempre.
E allora da sabato 25 giugno sarà ancora Alpi4000: 1440Km e 23.000mD+
Le tappe che mi attendono sono QUESTE
Sul SITO UFFICIALE ci sarà la possibilità di seguirmi live.
Qui sotto il bellissimo video della prima edizione. Non mi si vede, ma vi garantisco che c’ero.