Distanza: 75 Km
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Nuovo giorno, nuove energie
Oggi è un nuovo giorno. Niente più salite significative da qui alla fine e le energie sembrano davvero essersi moltiplicate. Merito forse del rilassante pomeriggio in piscina, non so e non mi importa troppo. So solo che non vedo l’ora di rimettermi in sella.
Parto di buona lena. In poco tempo saluto Sarzana e raggiungo il lungomare. Rimarrò su questa strada per buona parte della giornata.
L’estate sembra essere arrivata sul serio finalmente: devo ungermi più volte con la crema solare, nonostante sembra non avere molto effetto sulle braccia e sulle gembe.
La gente si è riversata finalmente sulle spiagge e il mare tumultuoso dei giorni scorsi non è altro che un ricordo.
Passo da Marinella di Sarzana e Forte dei Marmi. Da Lido di Camaiore parte una bella ciclabile che mi tiene compagnia fino a Viareggio, dove decido di fermarmi per pranzo, all’ombra in un piccolo parco.
Piccola deviazione per Pisa
Dopo la sosta, ho ripreso la mia marcia con passo svelto. Al fine di evitare la SP1 (Aurelia) ho optato per una piccola strada che mi ha fatto transitare da Torre del Lago Puccini e altri piccoli paesi che francamente non ricordo.
Giunto nei pressi di Pisa, vista l’ora, ho fatto una piccola deviazione per il centro cittadino, fermandomi per una mezz’oretta buona in Piazza dei Miracoli.
Dopo la foto sotto la torre pendente, ho scambiato quattro chiacchiere con una simpatica famiglia proveniente del Colorado, che mi ha chiesto lumi sulla targa #salvaiciclisti che porto sulla bici.
Salutati, sono ripartito alla volta di Marina di Pisa, 16 chilometri più a ovest, sul mare.
“La strada non la esiste più”
Ho raggiunto Marina di Pisa verso le 16.30 e qui qualche difficoltà l’ho avuta per trovare la strada del campeggio che mi ero segnato. Non riuscendo a raccapezzarmi, visto che la strada era interrotta, ho deciso di chiedere a un passante:
“Mi scusi, ma per andare da quella parte…?”
“La strada non la esiste più”
“Ok… E se uno ci deve andare?”
“Nun ci si va”
Discorso semplice e lineare. Ho così optato per proseguire sulla strada litoranea lungomare. Dopo una breve chiacchierata con 4 signori di Rovigo che mi hanno chiesto lumi sul mio viaggio e mi hanno augurato buona fortuna, ho raggiunto il campeggio internazionale verso le 17.15.
Sistemata la tenda, ho fatto amicizia con due ragazzi Irlandesi che stavano girando la Toscana con una Vespa 50, carrozzata di tenda e quant’altro. Mitici. Mi hanno proposto di andare in Irlanda in bici… Magari prima o poi…
La sera, nonostante il campeggio fosse dotato di ristorante, ho preferito uscire e trovare un ristorante sul mare. Marina di Pisa mi è subito piaciuta: ha quel sapore di cittadina malinconica, ma quel malinconico positivo, che mi piace.
La serata si è conclusa mangiando dell’ottimo pesce, mentre il sole lentamente si spegneva nelle acque placide del mare.