“I veri viaggiatori partono per partire e basta: cuori lievi, simili a palloncini che solo il caso muove eternamente, dicono sempre ‘Andiamo’, e non sanno perchè. I loro desideri hanno le forme delle nuvole.” (Cit.)
Distanza: 170 Km
Giorni di viaggio: 2
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2 Giugno 2012
E’ una bella mattina di inizio giugno. Sorseggio il caffè osservando dalla finestra il cielo limpido. Penso che tra una settimana, a quest’ora, sarò in viaggio verso Novi Ligure. Non ho ancora provato la tenda, non ho ancora provato a caricare la nuova bici. E’ ora di farlo. E’ ora di percorrere il viaggio rimandato ormai troppe volte da Milano a Sesto Calende.
Gli amici che dovevano farmi compagnia, per un motivo o per l’altro, sono occupati. Poco male: ho sempre viaggiato solo e sarà così anche questa volta.
Carico la bici cercando di sistemare tenda e bagagli al meglio e alle 11.30 sono già in strada. Il sole è piacevole e mi riscalda il viso.
Il percorso che ho in mente è quasi interamente ciclabile ed è costituito dall’unione della Milano – Abbiategrasso e della Abbiategrasso – Sesto Calende.
Raggiungo la prima ciclabile, che ben conosco, a Trezzano Sul Naviglio. E’ molto frequentata da ciclisti e con qualcuno scambio qualche parola sui rispettivi itinerari.
Giunto quasi ad Abbiategrasso, prendo la seconda ciclabile che costeggia il Naviglio Grande.
La prima sosta e il primo rifornimento sono in un luogo speciale: il Parco Comunale Fabrizio De Andrè.
“Libertà l’ho vista dormire nei campi coltivati a cielo e denaro, a cielo ed amore, protetta da un filo spinato“.
Così recita la frase sotto la foto. Rinfrancato nello spirito riparto. La ciclabile è un vero spettacolo: lontano dal traffico, propone scorci molto belli.
Dopo qualche chilometro in lontananza scorgo le ciminiere della centrale termoelettrica di Turbigo e quando ci passo accanto mi sento davvero piccolo. Passato Nosate il paesaggio si fa più anonimo, ma comunque bello. Dopo una breve salita forse sbaglio strada, non so… Fatto sta che percorro qualche chilometro di sterrato sempre costeggiando il corso d’acqua, ma alla fine mi ritrovo sulla retta via.
Giunto a Sesto Calende, decido di oltrepassare il Ticino, trasferendomi così in Piemonte. Per la notte mi sistemo a Dormelletto (NO) dove decido di piantare la tenda con vista sul lago. Davvero bello.
Una bella grigliata conclude la serata, prima del meritato riposo.
3 Giugno 2012
Durante la nottata dal cielo cade qualche goccia di pioggia. Sento che il ticchettio dell’acqua non è troppo forte, così decido di fregarmene e continuare a sognare.
La mattina è già tutto asciutto. Tempo di un caffè con brioche ed è già ora di smontare la teda e ripartire.
Il percorso è il medesimo dell’andata. Mi soffermo a fare qualche foto in più, anche se il cielo grigio non promette nulla di buono.
Riesco a rincasare nel primo pomeriggio, prima che cominci a piovere. Graziato.
Il percorso è stato di 85 km all’andata e altrettanti al ritorno. Alla fine un po’ di fatica si è fatta sentire, ma credo ne sia valsa davvero la pena. Lungo il tragitto, soprattutto nella prima parte, si trovano diversi punti ristoro per i ciclisti di passaggio, le fontanelle non mancano e anche un meccanico di biciclette che fa angolo proprio sulla ciclabile. Insomma non manca nulla e credo valga la pena farlo se si ha l’occasione, magari in compagnia.
Personalmente mi piacerebbe ripetere il percorso, fermandomi un giorno in più a Sesto Calende di modo da poter fare il giro del lago. Ma questa, per ora, è un’altra storia.