LOCALITA’ DI PARTENZA: Gignese (VB) |
LUNGHEZZA: 11,6Km |
QUOTA DI PARTENZA: 674m |
QUOTA DI ARRIVO: 1455m |
DISLIVELLO: 781m |
PENDENZA MEDIA / MASSIMA: 6,7% / 14% |
DIFFICOLTA’*: |
PANORAMA*: |
MAPPA: |
ALTIMETRIA: |
*Valutazione soggettiva
NOTE:
Il Mottarone è una montagna che separa il lago d’Orta e il lago Maggiore.
Dal versante del lago Maggiore considero convenzionalmente come punto di partenza l’abitato di Gignese (674m). In realtà l’asfalto comincia ad arrampicarsi prima, ma l’abitato è raggiungibile da molteplici vie: Baveno, Stresa, Massino Visconti ecc… Da Gignese, paese dove sorge il curioso museo dell’ombrello, le varie alternative si uniscono in un’inca via che risale la montagna.
Da subito le pendenze sono toste e ci fanno faticare con una serie di tornanti che si snodano tra le ultime case dell’abitato, che lasciano via via spazio a un fitto bosco. Superiamo la frazione di Alpino (780m) e raggiungiamo il casello dove i veicoli motorizzati pagano il pedaggio (905m). Qui ha inizio un tratto di leggera discesa che ci permette di riprendere fiato. L’asfalto riprende poi a salire con pendenze via via più impegnative, fino a unirsi con la strada che giunge dal versante di Armeno a 1Km dalla vetta. L’ultimo tratto, in condivisione, è nuovamente impegnativo, ma ormai il culmine è lì a portata di pedale!
Anche il ciclismo professionistico è transitato diverse volte sul Mottarone, senza però essere mai stato arrivo di tappa. La prima volta fu affrontato nel 1966 nella tappa Parma – Arona. Nel 2001 la salita venne inserita nella tappa Busto Arsizio – Arona. Proprio sulle pendici del Mottarone fece il vuoto Gilberto Simoni che poi si aggiudicò tappa e Giro. Nel punto di congiunzione delle due strade che salgono dai due diversi versanti è posto un monumento dedicato ai ciclisti.